Pula | Sito archeologico di Nora

RESTAURO, CONSERVAZIONE E MANUTENZIONE DEI PAVIMENTI A MOSAICO DI EPOCA ROMANA

Committente: Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano
Periodo di esecuzione: 2007-2008
La città romana di Nora (Pula-CA),  conosciuta dalle fonti (Pausania) come la città più antica della Sardegna, fondata dai Fenici di ritorno dalla Spagna, è una delle zone archeologiche maggiormente visitate dell’isola, in quanto bene culturale di grande importanza e tra i più vasti. Il sito archeologico si stende sulla punta di un promontorio allungato nel mare, in una posizione geografica di elevato valore ambientale e bellezza panoramica. Il tessuto urbano si articola attorno alla viabilità romana composta da grandi strade lastricate, a fianco delle quali si pongono gli edifici pubblici e privati. Una delle maggiori attrattive della città è data dal vasto complesso di pavimenti a mosaico di età imperiale romana, che interessano numerosi edifici in diversi settori dell’abitato, in massima prevalenza pubblici (edifici termali, porticati, templi).

I lavori di restauro

Con il presente intervento si è provveduto al compimento del restauro del mosaico del Frigidarium delle Terme Centrali, di circa 110 mq, che si presentava in gravissime condizioni di conservazione e per il quale si correva il concreto pericolo di perdita completa del bene. Il pavimento musivo risultava, a seguito del restauro effettuato negli anni 60’, staccato e riposizionato in situ su pannelli in cemento armato adagiati su una soletta ricostruita, con lo stesso materiale rinforzato.  Il massetto di posa risultava fortemente danneggiato a causa dell’ossidazione dei ferri dell’armatura accelerata dalle condizioni climatiche salmastre.
Visto lo stato di fatto della pavimentazione il complesso intervento è consistito in una vera e propria opera di recupero. Dopo le preliminari fasi di protezione e messa in sicurezza delle tessere si è proceduto allo stacco del mosaico avvenuto per porzioni, praticando dei tagli precedentemente progettati ed elaborati in un grafico in cui erano stati segnati tutti i punti di riscontro e la sequenza operativa.
In seguito alla cauta e lunga rimozione del supporto in cemento armato le porzioni di mosaico sono state riposizionate in situ per la ricomposizione del pavimento musivo ed in fine restaurato.
Lo stato di fatto dell’opera e gli interventi di restauro sono stati documentati su tavole grafiche digitali in cui è stato trasposto il mosaico tessera per tessera.

Singolarità del progetto

Il lavoro di restauro, a carattere puramente conservativo si connota per l’impiego di materiali ad alto tenore di reversibilità, compatibili con gli elementi originali in opera e con l’ambiente marino fortemente aggressivo per i manufatti. Particolare attenzione nella scelta delle malte con l’obiettivo di rispondere in maniera efficace a tre necessità sostanziali: tecnica, filologica ed estetica.

Per assicurare la durata dell’intervento e la corretta conservazione del mosaico è stato previsto un programma di manutenzione che prevede l’esecuzione di operazioni ricorrenti, di pulitura nonché di bonifica da biorganismi e da vegetali, verificando e prevenendo l’eventuale insorgere di problematiche e degradi.

Carla Tomasi srl

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